#SISPOSAONTOUR in Giappone
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#SISPOSAONTOUR in Giappone

Continua il progetto on the road tra tendenze e tradizioni del giorno più bello.

Un’aria di rinnovamento soffia sul Giappone e, in particolare, sulla sua visione in chiave bridal dell’amore. Il matrimonio così com’è stato consegnato dall’iconografia, con le sue cerimonie spettacolari, con il culto della tradizione shintoista fatta da veri e propri riti propiziatori da seguire pedissequamente, con gli abiti e le acconciature degli sposi che nascondono una simbologia profonda è andato progressivamente a modificarsi a causa delle influenze del mondo occidentale. Che si sono tradotte in celebrazioni più semplici, che hanno riletto gli storici corollari alla luce di una visione più elastica e contemporanea, che hanno reso le usanze più morbide e proiettate sul futuro. Senza, però, andare a modificare il sentimento forte che è l’ingrediente magico di una cerimonia ben riuscita. Uno spaccato della civiltà nipponica è oramai all’ordine del giorno, tanto più che i confini geografici sono sempre di più una convenzione e che la vicinanza tra culture una volta lontane si tocca letteralmente con mano. #sisposaontour arriva così in Giappone e Sì Sposaitalia Collezioni rinnova il suo appuntamento alla scoperta del mondo del matrimonio da una parte all’altra del globo per assecondare la curiosità della sua community ed essere sempre aggiornato sull’evoluzione delle tendenze, soprattutto quelle culturali.

 

E le sorprese sono molte, anche in terra nipponica.

 

Dove il trend vede sì la presenza di cerimonie in grande stile, svolte nella cornice degli hotel più lussuosi con spose protagoniste di creazioni scenografiche e voluminose, tra strascichi importanti e un preciso focus sulle maniche, che sempre più spesso sono in primo piano tra sbuffi e decorazioni originali. Ma anche una sempre maggiore preferenza accordata a matrimoni più discreti, celebrati in un’atmosfera rilassata e naturale, in cui le spose scelgono abiti delicati, spesso con inserti in pizzo e ricami in perline. Lo racconta Akira Tanii di G.N.C. Milano srl che conferma come la pandemia abbia influito anche nel settore bridal in Giappone ma non abbia cambiato alcuni punti fermi, a partire proprio dall’abito. Sempre in primo piano, con una continua attenzione ai dettagli tradizionalmente importanti come i sopraddetti strascichi e con quel culto per i colori neutri che amplificano la purezza sottesa al rito. Ma i cambiamenti più evidenti sono, naturalmente, quelli che interessano il modo di fare business che ha portato a privilegiare matrimoni con un ridotto numero di persone e, in alcuni casi, addirittura a scegliere una cerimonia online. Come dire, basta l’amore! O, quando serve, anche Internet viene in aiuto: non solo nel sostituire i media tradizionali nell’indirizzare i desiderata degli sposi al pari delle storiche riviste di settore ma anche per raccogliere feedback relativi, soprattutto, ai luoghi fisici nei quali celebrare le nozze creando così un canale di comunicazione alternativo e dalla gestione che, ovviamente, deve essere fatta con estremo cautela.

E qual è la situazione dal punto di vista di chi, invece, si occupa direttamente di abiti da sposa, veri protagonisti del cambiamento in terra giapponese? La risposta nella disamina di Kevin Yoshi Koahara che, a capo della Sophia Trading Co Ltd, si dedica all‘ intermediazione tra i negozi europei e quelli del Sol Levante, con tutto quello che comporta.  E rivela come i marchi italiani abbiano un posto prioritario nella selezione della clientiela giapponese, con ottime prospettive per il futuro.  E del resto anche la rete è fondamentale nel supportare il business e si rivela fonte di informazioni importanti per costruire quel passaporto stilistico che accompagna lo sviluppo economico delle label. Anche perchè è utile tenere presente che se negli ultimi anni la tendenza era quella di noleggiare gli abiti per le nozze, per lo più creazioni autoctone che potevano essere più facilmente modificabili, oggi si assiste a un’inversione di tendenza con una sempre maggiore presenza di creazioni occidentali pronte per l’acquisto che le spose orientali scoprono sui social network e che andranno sempre di più a costituire la materia, tessile, dei loro sogni. Una materia che oggi, sempre di più, è affidata al potere dei social network che si è rivelato utilissimo per aiutare i negozi a dare un assaggio delle creazioni che potrebbero acquistare e che iniziano a fare vedere risparmiando, così, sui costi di spedizione.