La serie su Netflix, Bridgerton deve il suo successo anche alla creazione del guardaroba: lo stile impero-tanto caro alla sposa- viene interpretato in chiave moderna, con citazioni anni Sessanta, e Daphne, la protagonista, ricorda Audrey Hepburn. Colori pastellati, maniche a palloncino, tiare, guanti e collier con dominanza di azzurri celestiali, ma anche broccati e sfumature dorate. Da osservare per la contaminazione pop fra costume e moda, fra citazione storica e creativa.
Non sono più i film, di questi tempi, a catalizzare l'attenzione collettiva, a fornire spunti di stile, a formare veri e proprio fan club, a far tendenza. Questo ruolo è passato di diritto alle serie: Downton Abbey, La Regina degli Scacchi, The Crown e ora Bridgerton su Netflix che si è piazzata subito tra le prime 10 più seguite e più amate nel mondo. Il solo trailer su youtube è stato visto da 580 mila persone! Un successo firmato da Shonda Rhimes, la stessa di Grey's Anatomy. La storia si svolge nella Londra di inizio Ottocento, in piena età Regency, quando l'aristocrazia pazziava volentieri. Ma la forza di questi episodi non è certo la fedeltà storica, anzi la narrazione è decisamente pop. L'ambientazione solo una base di partenza a cui si mescolano indizi, sentimenti, attitudini anche contemporanei. Tratta dal romanzo dell'americana Julia Quinn, tradotto in 32 lingue, mostra conformismo e anticonformismo, corteggiamento, note sexy, irresistibile gossip. Curatissime le ambientazioni, ancora di più l'abbigliamento che non mancherà di esercitare la propria influenza sulle future collezioni. C'è da aspettarsi che troveremo traccia, nella prossima stagione, di questo stile impero poco tradizionale, anche se ispirato ai quadri del tempo, interpretato con spirito anni Sessanta: 7500 abiti, curati da Ellen Mirojnick, che ha collaborato con Spielberg e Oliver Stone. Daphne, la protagonista, ne indossa almeno un centinaio durante gli otto episodi, ricordando inequivocabilmente la Audrey Hepburn di 'Guerra e Pace'. Impeccabile quello da sposa, che può riassumerli tutti e che è un chiaro omaggio al romanticismo. Grande attenzione ai vestiti dunque, dedicati a feste, balli, a passeggiate in splendidi giardini, tanto importanti da aiutare a definire i personaggi. I Bridgerton indossano per lo più il blu chiaro con decorazioni verdi e argentate che trasmettono stile e misura mentre ai Featherington, più grossolani, sono riservate mise più chiassose e meno stilose. Per l'occasione Dior ha messo a disposizione i suoi archivi, mentre Swaroski ha realizzato i bijoux e le tantissime tiare. Curatissimi anche i 'sotto'(le scene bollenti non mancano), i corsetti sono stati affidati a Mrs Pearl, la stessa che aveva disegnato per Thierry Mugler quello di Kim Kardashian al gala del Metropolitan , nel 2019 e che ha collaborato con Jean Paul Gaultier.