Sistema Moda: mercato in ripresa e previsioni per il futuro
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Sistema Moda: mercato in ripresa e previsioni per il futuro

Si parla di ripresa e sono i numeri, ancora una volta, a sostenere un pensiero che è stato al centro del webinar dedicato alla Generazione Z organizzato da Sì SposaItalia Collezioni e che ha visto gli interventi dei principali player del settore, tra cui Gianfranco di Natale: General Director di Confindustria Moda e SMI.

Si parla di ripresa e sono i numeri, ancora una volta, a sostenere un pensiero che è stato al centro del webinar dedicato alla Generazione Z organizzato da Sì SposaItalia Collezioni e che ha visto gli interventi dei principali player del settore, tra cui Gianfranco di Natale, General Director di Confindustria Moda e SMI.

 

L’analisi generale da cui è partito l’incontro ha preso, naturalmente, in esame le aziende del settore tessile, moda e accessorio di cui il sistema bridal ne è parte: i numeri hanno ovviamente evidenziato la flessione di fatturato del 2020 ( – 26% circa); un calo che ha interessato tanto il mercato interno quanto le esportazioni poichè nessun Paese, al momento della rilevazione, risultava ancora ripartito, nonostante sia latente un certo dinamismo da parte di alcuni mercati strategici come Cina e Usa in primis, ma anche Germania e Francia. Dal punto di vista occupazionale, l’indagine ha rilevato poche novità rispetto allo scorso anno – anche in virtù delle normative governative – con una variazione su base annua del -4,2% delle aziende che occupano complessivamente 17.500 addetti.

 

Ma quali sono le prospettive per l’immediato futuro? Al netto del momento attuale, i dati appaiono più che confortanti, soprattutto se inseriti in quella ripresa che tutti auspicano ma che tarda ad arrivare, seppur accompagnata da un reale ottimismo. Il che significa che le aziende reagiscono e che il sentiment è propositivo: il 47% di loro prospetta «un inizio di ripresa a partire dal secondo semestre», il 41% prevede «la prosecuzione del trend negativo per l’intero anno», mentre solo il 12% vede «un inizio di ripresa già nel primo semestre» dell’anno in corso.

 

Se è innegabile che ancora non si possa parlare di ripartenza tout court, le previsioni per il fatturato 2021 lasciano ben sperare: se nel primo trimestre si prevede una prosecuzione delle dinamiche negative su ritmi simili a quelli del trimestre precedente (-18,4% rispetto ai primi tre mesi del 2020), nel secondo trimestre ci si attende una attenuazione della flessione (-10% ) mentre si potrà parlare di recupero solo nel quarto trimestre, ovviamente tenendo anche presente la diffusione del piano vaccinale e il progressivo ritorno a livelli di attività «normali» nel corso del 2022.