Gli abiti da sposa tra storia e nuovi trend
Comunicato

Gli abiti da sposa tra storia e nuovi trend

Gli abiti da sposa, da sposo e da cerimonia tornano a essere protagonisti dal vivo a Sì Sposaitalia Collezioni dal 25 al 27 giugno a fieramilanocity (Milano) così come hanno recitato un ruolo d’eccezione nella storia del costume e del jet set internazionale.

 

Infatti, gli anni si possono contare anche attraverso gli abiti da sposa e i matrimoni: Jacqueline Kennedy 1953 (e poi con Onassis nel 1968), Grace Kelly 1956, Carolina di Monaco 1978 e poi con Casiraghi nel 1983 e poi ancora nel 1999 con Ernst di Hannover, Lady Diana 1981, Kate Middleton 2011, Meghan e Harry 2018, Charlotte Casiraghi 2019 e poi quelli delle attrici Linda Christian nel 1949 con Tyrone Power, Audrey Hepburn che arrivò sul punto di sposarsi e poi non lo fece e regalò l’abito, mentre si sposò nel 1954 e nel 1969, Brigitte Bardot nel 1952 e 1959 e poi ancora le modelle come Kate Moss 2012, Bianca Balti 2017 e le influencer, valga per tutti Chiara Ferragni nel 2018

 

Gli abiti da sposa sono molto di più che degli abiti, sono la storia e non solo della moda. 

 

Grandi aspettative quindi per questo 2022 che vale doppio, visto che il ‘21 è stato povero di vere cerimonie da sbirciare e ricordare, si è sposato Boris Johnson, lei con tanto di boccoli e corona di fiori e la cantante Ariana Grande, cantante con 244 milioni di follower che ha rilanciato l’abito lungo con la schiena scollatissima, contrapposto al velo corto e triangolare. 

 

Il resto è tutto da scrivere ed inizia ora, con le nuove collezioni, quelle che vestiranno i prossimi matrimoni. A disegnare le tendenze una serie di spunti che vanno dalla moda al lifestyle, da un tratto vintage ad una corsa in avanti per degli abiti sentimentali

 

 

 

Dal velo alla veletta

 

Veli capolavoro preziosi e pizzosi che valorizzano l’artigianalità, il fatto a mano, la tradizione. Non più nuvole di tulle indefinite, ma vere e proprie opere di maestria. Come contraltare, quasi a compensare tanta serietà, i veli corti, triangolari e voluminosi proprio come li sceglievano le dive degli Anni Cinquanta per non coprirsi troppo. Veli disposti a farsi da parte e a lasciare il privilegio solo alla veletta, un elemento fra il candido e il misterioso, fermata da un fiocco, da un cerchietto bombato o da una spilla gioiello. 

Idea Beauty: pelle diafana, occhi con tantissimo mascara, bocca rossa

 

 

 


L’abito scultura

 

Corpi fasciati, tessuti avvolti dal seno in giù come fossero preziosissime bende che sottolineano la silhouette. L’effetto è quello di un abito a pelle, perfettamente disegnato, dalla bellezza quasi drammatica, preferibilmente scollato sulla schiena, un abito che a tratti è da sera, da White carpet.

Idea beauty: eyeliner e sopracciglia scolpite

 

 

Esprit provenzale

 

Si ispira a Ines de la Fressange o anche a Nausica, questo stile dal tocco leggero, un po’ bucolico, un po’ ingenuo, un po’ vestale, fatto di pizzi lievi e trasparenti, freschi, volteggianti, con qualche tocco vintage e citazione da marché aux puces. Abiti in Sangallo, in plumetis, sottovesti sovrastate da tuniche in pizzo evanescente tracciano abiti dalle linee semplici, che ricordano la campagna del Sud della Francia. 

Idea Beauty: make up nude

 


L’abito botanico

 

Tornano i fiori e gli elementi naturali, fiori quasi veri, grandi e invadenti, applicati o dipinti che tempestano i tessuti o sbocciano a sottolineare i punti strategici, posati su una spalla, a bloccare una scollatura. Ma anche moderni bouquet in 3D, ritagliati in maniera quasi elementare, continua, infantile. 

Idea Beauty: ombretti colorati

 

 

L’alternativa è corta 

 

Una scelta che può essere romantica o anni Cinquanta, sorprendente o vanitosa, ma non meno sposa. L’abito corto è un esercizio di stile fatto di proporzioni, di armonia, di decori opportunamente dosati. Il corpino con le spalle all’americana, la gonna ricca e in continuo movimento.

Quest’ anno ruba la scena a tailleur, tuta o pantaloni, è la vera alternativa.