Così le Maison trasformano in realtà i nuovi desideri delle spose.
“L’amore non si annulla”: l’emergenza sanitaria avrà anche imposto spostamenti di giorni, cambiamenti di scenario e programma, compromessi necessari in nome della sicurezza, ma il desiderio di festeggiare il giorno più bello comme il faut è rimasto identico e, se possibile, anche più forte e intenso di prima. Sì Sposaitalia Collezioni, dati alla mano, conferma che il numero dei matrimoni, al netto della pandemia, è e rimarrà uguale perché il primo desiderio della sposa è proprio quello di celebrare l’amore. E, soprattutto, di viverlo con il vestito dei sogni che i brand di settore hanno interpretato grazie alle nuove collezioni con l’entusiasmo di sempre, naturalmente, ma anche con un occhio particolare al momento che stiamo vivendo.
Il tempo sospeso del lockdown, in questo senso, è stato sfruttato proprio per studiare nuovi accorgimenti, interpretare le possibili evoluzioni del gusto, tradurre le tendenze più ricorrenti in modelli che non perdessero di vista il dna della maison dal quale prendevano vita. Del resto, come sottolineano dalla direzione creativa di Amelia Casablanca, il cambiamento c’è stato anche nel segmento wedding e in particolare per quanto riguarda il sentiment delle spose che, seppure nell’incertezza maggiore legata al momento, sono sicure non rinunceranno mai alla componente magica del loro sogno in cui il vestito occupa un ruolo importante. La conferma arriva anche da My SecretSposa che ricorda come l’abito da sposa sia un sogno che le giovani spose coltivano fin da piccole, e che niente e nessuno può dissuaderle dal viverlo pienamente. L’attuale situazione emergenziale non ha quindi cambiato i loro desideri. Si può invece identificare un trend degli ultimi due anni che abbandona l’abito sirenetta in pizzo per tagli più contemporanei e una forte riscoperta dei valori Made-in-Italy.
Ma i desideri delle spose cambiano a seconda della provenienza geografica ed ecco che, in Europa, si sono delineate principalmente due macro-tendenze: da un lato quella più contemporanea e minimalista, adatta alle cerimonie fast e intime degli ultimi tempi; dall’altra quella più lussuosa e scenografica, in cui l’atmosfera da mille e una notte passa necessariamente da taffetà, chiffon e ricami. La femminilità rimane in primo piano, come ricordano da Lilly Spose che confermano come le spose scandinave scelgano, in questo preciso periodo storico, creazioni dal mood self-confident, che svelano quanto basta senza osare: preziosi corpetti in pizzo semitrasparente all-over con gonne ariose e morbide in crepe-georgette o organza. Discorso differente invece per l’est Europa in cui la predilezione per modelli più smaccatamente scenografici e ricchi non accenna a diminuire anche se, come attestano da Navy Blue Group, la ricerca delle spose di oggi è concentrata su vestiti che siano il giusto completamento della loro personalità per vivere pienamente il giorno più bello della vita.