La cerimonia nel 2021: tra sogno e sobrietà
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La cerimonia nel 2021: tra sogno e sobrietà

Cerimonie informali, intime, scelte etiche e abiti che non rinunciano al sogno.

Cerimonie informali, intime, scelte etiche e abiti che non rinunciano al sogno. Le nuove generazioni, libere da protocolli e formalità, dettano le regole di un nuovo modo di celebrare la vita: smart e sostenibile.

 

Gli invitati sono poche selezionate persone, le location privilegiano la natura e gli spazi aperti, il catering è sostenibile con scelte a km 0 e monoporzioni che riducono gli sprechi, gli allestimenti abbandonano l’opulenza e puntano sulla personalizzazione, che tradisce con sobrietà il gusto dei festeggiati. E ancora spazio alla tecnologia: ogni attimo è prezioso, immortalarlo è d’obbligo e condividerlo è la nuova magia… e così la festa si estende oltre i confini fisici e diventa celebrazione collettiva, di quanti sono invitati a unirsi, sebbene a distanza.

 

E di fronte a tanta sobrietà, protagonista indiscusso rimane l’abito da sogno.  Chiffon cangianti, vaporose nuvole di tulle, glitter e lurex spalmati con discrezione, cascate di paillettes e taffetà, sono questi alcuni dei dettagli che trasportano l’immaginazione come ad esempio nella collezione che Musani Couture propone per il 2021. Della stessa filosofia il designer libanese Gaby Charbachy che per la sua boutique Flat immagina due possibili scenari: “Da un lato una sposa immaginifica e glamorous quale statement di positività e dall’altro abiti dalla linea pulita, semplice, espressione di chi senza eccessi, sceglie comunque di non rinunciare”. 

 

In sintesi, sobrietà sì, ma bilanciata dal sogno e dalla voglia, per almeno un giorno, una sera, o qualche ora, di sentirsi di nuovo affascinanti, unici, indimenticabili e spensierati.