Shocking Schiaparelli
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Shocking Schiaparelli

Inizia come poetessa ma diventa una delle stiliste-imprenditrici più famose del Novecento, Elsa Schiaparelli è raccontata ora per la prima volta da una mostra al Musée des Arts Décoratifs di Parigi fino al 22 gennaio 2023. Imperdibile.

Una donna visionaria, creativa, colta, intraprendente, straordinaria, è questa la Elsa Schiaparelli raccontata in una bellissima mostra al Musée des Arts Décoratifs di Parigi che ne traccia l’intensa vita professionale e personale, due dimensioni che in questo caso non si disgiungono mai.

 

Il percorso si snoda attraverso  relazioni e  amicizie che diventano spunti e vere proprie collaborazioni: Salvador Dalì, Alberto Giacometti, Meret Oppenheim, Man Ray, Picasso, Marcel Duchamp, Jean Cocteau, Christian Berard  testimoniano la sua relazione con la cultura e in particolare con il surrealismo e con il dadaismo, mentre nella moda fondamentale è l’incontro con Poiret. Inventa il profumo (e il colore) Shocking e sceglie per lanciarlo una bottiglietta creata da Leonon Fini che è la riproduzione del busto di Mae West, un’idea rivoluzionaria. Conosce e veste Greta Garbo, Wallis Simpson, Marlene Dietrich, Lauren Bacall, Ginger Rogers, Juliette Greco e negli anni Trenta ha alle sue dipendenze 400 sarte.

 

E’ a lei che si deve la svolta della maglieria, quando crea modelli sottili, aggraziati e che riproducono disegni trompe d’oeil,  togliendola dall’ambito sportivo e informe.

 

> Sua l’idea di dare un tema alle collezioni, una si chiamava ’stop, look and listen’, fantasmagorica la serie di accessori (cappellini, scarpe) e gli abiti da sera più insoliti, iconico quello bianco con il disegno di un’aragosta. Interessante la collaborazione con l’Atelier di ricamo Albert Lasagne che darà origine al famoso disegno a raggi, riprodotto su un velo da sposa in mostra e la cappa ‘Phoebus’ finemente decorata sulle spalle. Termina questa visita immersiva e coinvolgente, le opere sono più di cinquecento,  l’interpretazione contemporanea di Daniel Roseberry. che sa fare dell’archivio un nuovo punto di partenza.

 

Giuliana Parabiago