Raf Simons, al termine della collezione Prada dedicata all’ autunno inverno 23/24, piena di dettagli sposa, ha dichiarato: ‘perché si dovrebbe celebrare l’amore solo  per un giorno, lo si può fare tutti i giorni!’ E infatti la collezione usa i codici dei capi per le occasioni special, sposa e sera, mescolandoli ad elementi quotidiani. 

I dettagli, come il fiore ricamato e applicato sulla gonna bianca, aggiungono un twist  alla maglia girocollo semplice ed essenziale. Un omaggio anche all’alta moda e  al valore dell’artigianalità. Si è discusso tanto sul valore della passerella dal punto di vista della comunicazione e il fatto che tutti i principali stilisti siano tornati alle sfilate in presenza dopo la riapertura, è una risposta più che esaustiva. 

Un segno importante proprio ora che a Sì Sposaitalia Collezioni debutteranno le collezioni per il prossimo anno: prima fra tutte Elisabetta Polignano, madrina del Made in Italy in un calendario che comprende anche cerimonia e uomo, spalmato dal venerdì alla domenica. Debutta, con una speciale capsule per la manifestazione, Chiara Boni White che, non a caso, ha un cuore incorporato nel logo. Una serie di capi unconcentional, come lo è la stilista, perfetti anche per un cambio o un addio al nubilato e che pur celebrando i codici universali: il bianco, i dettagli, il twist romantico, lo fanno in un tessuto stretch, che non teme nessun viaggio o strapazzamento.

Novità assoluta di questa edizione la possibilità, anche per i non addetti ai lavori,  previo acquisto ticket on line, di assistere ad alcune sfilate: oltre a Chiara Boni White, Mysecret, Rara Avis e Musani Cuture, attenzione il biglietto garantirà l’accesso in sala ma non la visita alla manifestazione che resta riservata a buyer e press. In passerella, con la regia di Alessandro Mazzini, anche Michela Ferriero, Emiliano Bengasi Couture  e Pure, Julia Kontogruni, Dovita, Global Bridal House (Modeca, Gbs Herve Paris,  Libelle Bridal, Randy Fenoli Bridal), Kigili, Amelia Casablanca, Andrea Versali.

Da non perdere per emozionarsi ancora.

Giuliana Parabiago