Che anno sarà?

Propizio dicono gli analisti, positivo dichiarano gli osservatori.

I segnali sono tanti, dopo un tempo sospeso e un tempo prudente, esplode un tempo pieno: la voglia di stare insieme, di vivere esperienze, di fare delle scelte.

E di sposarsi.

Gioiscono le wedding planner che hanno finalmente le agende fully booked, si organizzano di conseguenza le location e in particolare i castelli stile fiaba. Sposarsi è di moda se persino i Maneskin per lanciare il nuovo album ‘Rush’, hanno organizzato una cerimonia quasi in piena regola, celebrata nientemeno che da Alessandro Michele, direttore creativo uscente di Gucci: total white, velo, abito, smoking.

Al di là dei numeri che sembrano promesse, questo 2023 privilegerà più che la formalità delle cerimonie, il sentimento. Si fanno strada le feste più intime e meno allargate, in cui prevale l’attenzione agli invitati, la cura dei dettagli, la qualità e si tenderà a non concentrare tutto nel ‘grande giorno’, ma a moltiplicare gli eventi: dal engagement party alla cena della vigilia, dal brunch del giorno dopo ad un’esperienza da fare insieme prima di concludere i festeggiamenti. Si fa largo una green ‘evolution’ nel senso di una maggiore attenzione allo spreco, ma anche di una voglia di posti speciali, decorati alla grande con piante e fiori. ‘Wow’ sarà l’esclamazione d’ordinanza per l’abito della sposa, dello sposo e per quello delle invitate. Proprio quest’ultime, stimolate dal Pantone di quest’anno, il Viva Magenta, sceglieranno i toni decisi, pieni, intensi, abbandonando i pastello, i polverosi, gli acquarellati. Un grande anno.

Giuliana Parabiago