Cresce sempre di più la coscienza green che coinvolge tutti i momenti della vita, anche le nozze. Scelte che lanciano un messaggio e voglia di nuovi comportamenti.
Sostenibilità, etica, ambiente sono parole, ma soprattutto concetti del nostro tempo. Su di loro si discute, si progetta, si crea. Siamo di fronte a quella che potremmo chiamare una nuova coscienza verde che sta influenzando ogni aspetto del nostro vivere e che coinvolge, naturalmente, anche il matrimonio e i suoi riti.
Cresce l'attenzione sul tema e i piccoli passi che segnano una nuova consapevolezza. Non solo la scoperta di tessuti naturali e di nuove fibre, come quelle del latte, dell'eucalipto, non solo la massima attenzione per il 'no waste' che nel caso degli atelier si traduce nel razionalizzare al massimo il taglio, in modo che sia sprecata la minore quantità di tessuto possibile, ma anche la riscoperta di tradizioni storiche e di lavorazioni che altrimenti andrebbero perdute.
Ora le aziende cercano di pensare sempre di più in questo senso e di rispondere a una generazione più sensibile e coinvolta nella gestione responsabile delle risorse: Pronovias e Nicole hanno lanciato 'Second Life', un programma inedito di moda circolare. La sposa potrà indossare il suo abito, reinterpretato, più di una volta. Alessandra Rinaudo, chief creative director di Pronovias e Nicole Milano ha disegnato 70 abiti e pensato alla loro successiva evoluzione perché possano nascere una seconda volta.
La trasformazione, sartoriale e gratuita, è disponibile subito dopo le nozze. Una risposta intelligente al 'second hand' che nella sposa, per varie ragioni, non è mai partito. Ma le attenzioni non sono rivolte solo all'abito. Si può progettare una cerimonia avendo cura di scegliere dei fiori di stagione e di produzione locale, evitando sprechi nella conservazione e nei trasporti.
Si può prevedere cerimonia e festeggiamenti in luoghi di prossimità, un menu a chilometro zero, ne sono stati sostenitori Carlo d'Inghilterra e il Principe di Monaco alle loro nozze, ed eventualmente accordarsi con delle associazioni 'no spreco' perché il cibo non consumato non venga buttato. Considerare il più possibile la luce naturale, gli inviti in carta riciclata, le bomboniere che siano un gesto di solidarietà o che invitino a piantare dei semi, i fuochi d'artificio silenziosi che non disturbano gli animali. Piccoli passi che sono il segno di una nuova consapevolezza che ha un valora ancora più grande se promessa di una nuova vita.
Giuliana Parabiago