Quando il bianco lascia il segno
Novità

Quando il bianco lascia il segno

La tendenza è qualcosa di astratto, ma nello stesso tempo anche di molto concreto, una sorta di magia sottile che lega insieme collezioni diverse, ognuna con una sua personalità: una sorta di filo rosso individuale e collettivo che traccia volumi, tagli, dettagli. I brand lavorano sempre di più sulla propria identità e riconoscibilità, ma sanno cogliere di stagione in stagione i nuovi segni che fanno la modernità di un abito. Quale allora il profilo wedding del prossimo anno? Sicuramente lo STORYTELLING ovvero il contenuto, quel qualcosa da raccontare che rende un abito ancora più prezioso, custode di un messaggio. Ne sono un esempio lampante i royal wedding, gli abiti della Regina Vittoria, di Elisabetta, di Kate che possono essere ammirati secondo diverse chiavi di lettura: una prima estetica, un’altra più profonda, simbolica. La stessa lente che valorizza il linguaggio di un ricamo, oltre alla sua esecuzione, il soggetto di un pizzo. L’unicità, il fatto a mano, la tradizione di alcune lavorazioni che si esprimono nell’abito da sposa e che altrimenti andrebbero perdute. Una piccola storia di cui essere consapevole o da raccontare alle amiche come una piccola perla. Puntano invece su una linea sirena estremamente essenziale e scivolosa le SILHOUETTE oppure, all’opposto, su corpini strizzati, punti vita sottili e gonne che esplodono fino ad allungarsi nell’immancabile strascico. Un sottile gioco di pesi che contempla spesso dettagli in LEGGEREZZA: una manica lunga diventata trasparente, una balza senza peso, un fiocco quasi liquido. Dettagli ingenui che riportano, insieme al Sangallo, ai colletti tondi e al plumetis, a quel BABY tracciato dai fiori in 3D, moderni segni di candore. 

 

Giuliana Parabiago