Abbiamo vissuto tempi difficili. Siamo stati investiti personalmente e professionalmente da una tempesta invisibile e dolorosa. Non eravamo preparati, cambieranno molte cose, forse tutto, e anche la moda sarà costretta a rivedere le proprie abitudini e a rallentare quella corsa in avanti che sembrava non decelerare mai. Armani ha parlato chiaro, facendo appello a valori come quelli dell’artigianalità, della sartorialità, del saper fare, del saper tramandare, della creatività e della tradizione. Valori in cui SìSposaitalia si riconosce a pieno come portavoce di un settore che li interpreta profondamente. Una riflessione condivisibile: il bridal è certamente molto più vicino all’alta moda e al prêt-à-porter di qualità che al fast fashion. Ed è per questo che abbiamo scelto di esserci e di non cancellare l’edizione: la manifestazione (24-27 settembre) si svolgerà in piena fashion Week (22-28 settembre), quando Milano tornerà ad essere un punto di riferimento per le nuove collezioni e all’attenzione di un pubblico internazionale. Abbiamo deciso di farlo per le aziende che rappresentiamo, grandi ma anche medie e piccole, perché crediamo di essere un punto di riferimento per il settore e non vogliamo mancare al nostro ruolo, perché crediamo nei valori della qualità, dell'artigianalità e del Made in Italy. Le collezioni possono avere la visibilità che si meritano solo all’interno di un piano di comunicazione integrato, fisico e digitale. E’ nei momenti di cambiamento che vengono ridisegnate le geografie del mercato, nascondersi non ha mai portato vantaggi.
Le cerimonie che non sono state annullate, ma solo posticipate e che andranno a sommarsi a quelle programmate per il 2021.
Forse la parola magica è proprio progetto, guardare avanti e ripartire, rischiando e avendo un po’di fiducia.
Giuliana Parabiago